Cosa succede quando
non si paga un mutuo

Dopo 6/8 rate consecutive non pagate di un mutuo immobiliare, purtroppo si attivano questi meccanismi:
- la tua posizione debitoria viene segnalata in CRIF (Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria);
- la banca trasmette la tua pratica al proprio ufficio legale;
- ti arriva una “Comunicazione di Decadenza Beneficio del Termine”.
Questo è un atto legale che di fatto interrompe il tuo rapporto con la banca. Allo stesso segue la richiesta, entro 10/15 giorni, di saldare tutto il debito residuo, più le rate già scadute e relativi interessi.
Ora, a meno che tu non proceda al saldo, il tuo credito viene passato alla sezione “sofferenza” e scatta anche la segnalazione alla Centrale Rischi della Banca d’Italia.
Trasferimento del credito dalla tua banca ad altra società specializzata
Generalmente, arrivati a questo punto, la banca cede il credito ad altre società specializzate proprio nel recupero crediti. Queste cominciano a inviare a loro volta nuove comunicazioni, fino ad avviare vere e proprie azioni legali.

Fasi successive: Precetto e Pignoramento
Si arriva così a un decreto chiamato Precetto (quello inviato in apposite buste verdi), che è un invito a pagare entro 10 giorni il residuo del debito, maggiorato di tasse, compensi legali, interessi e spese varie. Entro 90 giorni dal Precetto, in caso di mancato pagamento, viene inviato un nuovo documento, consistente questa volta nella comunicazione di Pignoramento.
Dopo il pignoramento dell’immobile cosa succede?
Il Pignoramento cambia completamente la situazione per l’immobile. Da questo momento, infatti, pur restando ancora proprietari dello stesso, non se ne può – di fatto – più disporre e ciò ne condiziona pesantemente il valore. Tutti gli atti posti in essere come vendita, fitto in comodato d’uso gratuito e inserimento in fondi patrimoniali saranno dichiarati nulli per legge.
Allo stesso tempo, interessi e spese sui debiti continuano ad aumentare, arrivando alla situazione che, a un debito iniziale di 100.000€ possono aggiungersi spese fino ad altri 15/20 mila Euro, dovute alle diverse figure coinvolte all’interno della procedura di recupero credito quali:
- legale del creditore
- consulente tecnico d’ufficio
- delegato alla vendita
- custode giudiziario
- spese ulteriori pubblicità per le aste prima, seconda, terza, ecc..